Come si compila un bonifico parlante per lavori di ristrutturazione, acquisto di mobili e per l'ecobonus al fine di beneficiare delle detrazioni fiscali? La domanda viene fuori spesso e, in previsione della proroga che la Manovra 2019 - attualmente al Senato per la seconda lettura - effettuerà su praticamente tutti i tipi di agevolazione fiscale, è importantissimo ricordarsi che la compilazione del bonifico parlante è uno degli adempimenti richiesti per beneficiare delle detrazioni in oggetto.
Bonifico parlante per ristrutturazioni edilizie: cos'è, causale e dati da inserire Prima di tutto ricordiamo che il bonifico parlante è uno dei pochi metodi di pagamento che permettono di avere traccia sia dei dati del destinatario che del contribuente che ha sostenuto le spese. Riguardo alle ristrutturazioni edilizie al 50%, ad oggi rappresenta l'unico strumento idoneo (senza, non si può beneficiare degli sgravi).
Questi i dati da inserire:
causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del dpr 917/1986); codice fiscale del beneficiario della detrazione (NB - nel caso di lavori su un condominio, il codice fiscale da inserire è quello del condominio, non quello di chi materialmente esegue il pagamento allo sportello); codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Bonifico parlante: corrispondenza tra l'ordinante e chi chiede la detrazione E' basilare, inoltre, che l'ordinante del bonifico sia la stessa persona che sulla propria dichiarazione dei redditi chiede la detrazione 50% sulle detrazioni.
Se i lavori di ristrutturazione sono eseguiti su immobili in comproprietà tra diversi soggetti, il bonifico bancario deve riportare il nome, il cognome e il codice fiscale di tutti i proprietari e non solo di colui che esegue il bonifico.
Esempio pratico Abbiamo quindi chiarito che, per ottenere la detrazione del 50%, è necessario pagare le fatture con bonifico bancario o postale indicando, oltre al codice fiscale del beneficiario e la partita Iva dell'impresa, anche la causale di versamento (del tipo “Bonifico di pagamento per lavori di ristrutturazione edilizia (detrazione fiscale 50%) articolo 16–bis del Dpr 917/1986. Pagamento della fattura n. XY del giorno/mese/anno”).
In alternativa, si ritiene sufficiente anche l'indicazione: detrazione del 50%, acquisto condizionatore (usando il modello di bonifico specifico per le ristrutturazioni edilizie), in modo comunque da consentire la ritenuta dell'8% da parte della banca che accredita il versamento nel conto corrente del fornitore (articolo 25 del Dl 78/2010, convertito, con modificazioni, nella legge 122/2010 e successive modifiche).
Bonifico parlante anche per altri bonus edilizi Il bonifico parlante si può utilizzare non solo per il bonus ristrutturazioni edilizie ma anche per ecobonus, sismabonus, bonus mobili ecc. Quel che è importante ricordare è che il riferimento normativo indicato nell'oggetto del bonifico deve essere il quanto più preciso possibile.
Per il bonus mobili, ad esempio, si potrebbe scrivere così: "Spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell art. 16, comma 2, DL 63/2013. Pagamento della fattura n XY del giorno/mese/anno".
Per l'ecobonus, stesso 'refrain'. Questa la causale: "Lavori di riqualificazione energetica. Detrazione 55-65%, ai sensi dell'art.1, commi 344-347, legge 296/2006. Pagamento della fattura n XY del giorno/mese/anno". Qua sotto, per completezza, segnaliamo l'immagine del modello per la causale del bonifico bancario parlante proposto nella guida dell'Agenzia delle Entrate sulle agevolazioni per le opere edilizie.
Per l'ecobonus, stesso 'refrain'. Questa la causale: "Lavori di riqualificazione energetica. Detrazione 55-65%, ai sensi dell'art.1, commi 344-347, legge 296/2006. Pagamento della fattura n XY del giorno/mese/anno". Qua sotto, per completezza, segnaliamo l'immagine del modello per la causale del bonifico bancario parlante proposto nella guida dell'Agenzia delle Entrate sulle agevolazioni per le opere edilizie.